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Da Madonna dell’AlberoOggi, mercoledì 18 marzo tutti gli addetti nei cantieri edili di Madonna dell’Albero, indossavano casco e cinture di sicurezza; tutto in perfetto ordine. Ieri, martedì 17 marzo, giorno in cui è morto Ionut Bogdan Stratulat di 27 anni, nessuno aveva caschi nè cinture. Il Sindaco: “Esprimo a nome di tutta la comunità ravennate il più profondo e sincero cordoglio per la morte di questo giovane operaio (…) tutti dobbiamo lavorare per far crescere e radicare la cultura della sicurezza…” Tempo fa abbiamo pensato di documentare lo stato della sicurezza nei cantieri edili, a Ravenna. E abbiamo cominciato a far foto: i cantieri sono di ACMAR, CMC, ITER, ecc.; i “fiori all’occhiello” dell’edilizia ravennate. Ecco alcune immagini: Queste foto sono di una realtà sconvolgente e sono disponibili a chiunque voglia saperne la data e la localizzazione. In giro per Ravenna ci sono molti cantieri (di solito ben segnalati da una gru!): chiunque può verificare quanto le misure di sicurezza per gli operai siano inesistenti. Vi invitiamo a fare foto e a inviarle a: ravennaviva@fotoaeree.com Metteremo assieme un bel dossier! La sicurezza sul lavoro non viene tutelata perchè “costa” e perchè la logica delle scatole cinesi dei sub-appalti, del lavoro sottopagato, ampiamente sfruttato dai nostri “fiori all’occhiello”, è l’anima del profitto d’impresa in edilizia. Per questo la retorica e la costernazione istituzional-imprenditoriale che bagna le cronache tutte le volte che avviene un incidente sul lavoro è ipocrita e stomachevole. La ditta a cui ITER ha sub-appaltato i lavori è Esse Effe s.r.l. di Altamura di Bari. ITER “da tempo investe ed attua un’ampia attività di informazione e formazione sulle norme di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro e anche per tale ragione la costernazione è, se possibile, ancora più grande”. Ed ha un alto senso estetico ed urbanistico, costruisce bellissime villette a schiera: le cosiddette “casette Auschwitz”; clicca qui Alla compagna di Ionut Bogdan, Maria, 22 anni, in attesa di un bimbo, la nostra com-passione. ^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Comitato “Dopolundiciottobre” organizza: UNA CITTà€ IN VENDITA INCONTRO PUBBLICO CON Paolo BerdiniDocente e Urbanista:Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”Saggista e Collaboratore de: Il Manifesto, La Repubblica, Corriere della Serae con: modera il dibattito Venerdì 27 marzo, ore 20:30RavennaSala Forum, via Berlinguer3 comments to Da Madonna dell’AlberoLeave a Reply |
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Sono perfettamente d’accordo, e vorrei aggiungere 2 cose: 1) sono i lavoratori stranieri, spesso rumeni ed albanesi, a pagare con la vita o infortuni gravissimi a causa della mancanza di sicurezza. Su questo mi piacerebbe che riflettessero tutti quelli (e sono tanti) sempre pronti a lamentarsi degli stranieri “che ci portano via i posti negli asili” ed altre amenità varie.
2) La speculazione degli imprenditori sulla vita dei lavoratori più umili non avviene solo nei cantieri edili: mi piacerebbe che ci fosse un’indagine seria sulla sicurezza e su quanti incidenti avvengono all’interno di posti tipo “Marcegaglia”. Anche un’inchiesta giornalistica non sarebbe male: basterebbe intervistare i lavoratori (garantendogli l’anonimato, però!).
(estrapolata da inchiesta di Nello Crocchia pubblicata sul numero di gennaio di Narcomafie)
Un intero quartiere abusivo. A Casalnuovo, comune di 40 mila abitanti in provincia di Napoli, con il rilevamento satellitare degli abusi edilizi fermo per carenza di fondi, nell’era della tecnologia, il cemento illegale si scopre con i vecchi metodi.
Tra le cause di scioglimento per infiltrazione della camorra a Casalnuovo c’era la scoperta di un quartiere abusivo, sorto nel silenzio della politica, dei vigili urbani e di chi era addetto al controllo. Storie di guapparia, camorra e malapolitica. Nel comune si era registrato il furto di 130 pratiche di condono, non denunciate alle autorità , per le unità abitative abusive.
Il gioco era semplice: far risultare le costruzioni precedenti alla richiesta di condono.
Nella relazione di scioglimento si legge: “E’ ragionevole dedurre che tale apparente negligenza era in realtà preordinata a celare la circostanza che i manufatti abusivi non erano ancora stati costruiti alla data di presentazione del condonoâ€. Un’amministrazione che strumentalizzava “il ruolo istituzionale in funzione degli interessi della criminalità organizzataâ€.
Il sindaco Antonio Manna (Fi) aveva provveduto anche al rimpastino della giunta dopo la scoperta del quartiere, l’unico a non cambiare era l’assessore all’urbanistica, il più colpevole.
In fondo la delega all’urbanistica la teneva proprio il sindaco. Il sindaco motivò il rimpastino come una scelta inevitabile, affermando: “Adesso bisogna solo lavorare per riscattare l’immagine di un paese intero. I problemi degli oltre 53mila abitanti di Casalnuovo sono tanti. A cominciare dall’abusivismo, che d’ora in avanti sarà una priorità nel programma di governoâ€. A giugno arrivano gli abbattimenti degli edifici, a dicembre del 2007 arriva lo scioglimento del consiglio comunale.
Da noi, invece, tutta la colata di cemento è urbanisticamente in regola. Sono i cantieri a non essere controllati. Tanto più quando sono “amiciâ€. Ed in più si parla di cementificazione sostenibile! Tra (ex) Assessori all’edilizia-urbanistica e Titolari di agenzie immobiliari della sinistra radicale c’è poco da star tranquilli.
Mah, ho scritto a Ravenna Notizie lo stesso commento che è pubblicato qui sopra, ma loro NON lo hanno pubblicato. Come sarà mai? Forse non si può toccare Marcegaglia?